Preadolescenza

In questo articolo cercheremo di spiegare brevemente alcuni dei cambiamenti che stravolgono la vita dei ragazzi preadolescenti e dei loro familiari. È possibile che queste trasformazioni repentine portino con sé gravi sofferenze, difficili da affrontare da soli. In quanto psicologi esperti nell’età dello sviluppo possiamo offrire ai ragazzi e ai genitori un adeguato supporto di sostegno alla crescita e accettazione dei nuovi cambiamenti.

In preadolescenza, il sistema sessuale che fino a quel momento è rimasto silente, si attiva con tempi e modalità diverse per ciascuno.

Questo fa sì che i ragazzi non si sentano mai al posto giusto, perché ci sono compagni che si stanno sviluppando presto e velocemente, mentre altri hanno ancora connotati più infantili. La presenza sempre maggiore di caratteri maschili e femminili porta anche i ragazzi ad interrogarsi sulla propria identità di genere, cercando di capire che tipo di uomo/donna vorranno diventare.

La pubertà sancisce l’inizio dell’adolescenza, e soprattutto la fine dell’infanzia. Può essere difficile abbandonare il gioco, la spensieratezza e la dipendenza dagli adulti, ed è un vero e proprio lutto da elaborare con il tempo.
 Oltre alla maturazione sessuale, nei preadolescenti avvengono importantissimi cambiamenti a livello cerebrale, che preparano il cervello ad elaborare informazioni sempre più complesse.

Lo sviluppo è lento, graduale, durante il quale avvengono due processi fondamentali: il pruning, ovvero il taglio dei neuroni e delle connessioni che sono state usate poco durante l’infanzia; e la mielinizzazione, ovvero il rivestimento delle connessioni più utilizzate di una sostanza, la mielina, che le rende molto più veloci ed efficaci.

Tuttavia, questi cambiamenti provocano un disequilibrio, rendendo il cervello un po’ "impacciato" fino a quando non riuscirà ad integrare le nuove modifiche. Non è quindi un caso che l’età preadolescenziale sia anche chiamata "l’età della stupidera": per diventare più intelligente, l’essere umano a questa età diventa temporaneamente più stupido!

Con l’emergere di nuovi bisogni, anche le amicizie subiscono enormi cambiamenti durante la preadolescenza. Durante l’infanzia gli amici sono prevalentemente compagni di gioco con cui è importante condividere gli interessi ed andare d’accordo. Con la preadolescenza, gli amici iniziano a diventare: confidenti a cui rivelare questioni che ormai non possono più essere esposte agli adulti; complici con i quali condividere le difficoltà della crescita e con cui provare cose trasgressive; spettatori che possano testimoniare che effettivamente questa impresa sia stata affrontata con successo.

Quest’ultimo aspetto sta diventando sempre più importante anche dei social: postare una foto o un video sul proprio profilo per questi ragazzi significa mostrare agli altri come si sta crescendo, chiedendo implicitamente la loro approvazione. Per i preadolescenti di oggi, il proprio successo nella vita dipenderà quasi esclusivamente dall’approvazione del gruppo dei pari.

Il rapporto dei preadolescenti di oggi con la scuola è influenzato da diversi fattori. A livello del singolo, i cambiamenti fisici, ormonali e cerebrali portano ad una temporanea disorganizzazione che può rendere estremamente difficoltoso l’adattamento alle nuove richieste scolastiche. Inoltre, a livello socio-culturale la scuola non è più vista come il luogo in cui bisogna rispettare le richieste dell’adulto per paura della punizione: la scuola è il luogo elettivo dove ci si espone al giudizio dei pari e il desiderio più grande è di integrarsi, di piacere, di essere desiderato.

Diventa quindi fondamentale capire come posizionarsi rispetto al rendimento scolastico: se si è troppo performanti si rischia di passare per "secchioni", o "bambini" che ancora sottostanno alle richieste degli adulti; se si accumulano troppe insufficienze si rischia di passare per "stupidi".